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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Chi sono?
http://specchioalice.blogspot.com/2011/09/chi-sono.html
No, Maggie è l'autrice dell'immagine (che il mondo è pieno di gente furba). Io sono Alice, va da sé. mica una mette su un blog e lo chiama "Attraverso lo Specchio. e quel che Alice vi trovò" e poi è Dorothy, o Cinderella, o Cappuccetto Rosso! Ma non quella della Disney, sia chiaro. Avete fatto caso che quell'Alice lì non ha mai avuto un cognome? Divorava i nomi e con essi le persone. Prendete la Sirenetta, si sposarono e vissero felici e contenti con un granchio canterino. Siamo nei tempi passati, eh?
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Dove vado
http://specchioalice.blogspot.com/2011/09/dove-vado.html
Aspetta. ecco, volevo dire. me lo sono dimenticata. Comunque io sono presa da questa idiota occupazione, come dice De Gregori (Signora Aquilone), che poi anche lui, come me, ha il sospetto che tanto idiota non lo sia proprio ma non pensiamoci su e prendiamoci un thé, all'inglese perchè "té" può essere la seconda persona singolare pronunciata da un calabrese (non ci incavoliamo, il mio 1/4 calabro ha litigato con quelle "é" aperte per tutta l'infanzia). I suoi tempi per imparare (lunghi! Le mie mani tesso...
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Umbrella
http://specchioalice.blogspot.com/2011/09/umbrella.html
Scozzese, born 1951]. C'è un ombrello nel vento. E' fatto con gli scampoli dei tessuti avanzati durante l'anno, tessuti usati per creare abiti indossati, sfilati, cambiati, gettati. Un abito per ogni occasione mi indossi, cambi colori, facce, toni e voci, odori, pensieri, capelli, profumi, mutevole creatura che anticipa la stagione, gioca con il vento, ride tra le foglie che scivolano via assieme alle maschere che dondolano sull'attaccapanni come i tuoi vestiti abbandonati. Sai cos'è la pece, bambina?
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Voglio veder fallito Google
http://specchioalice.blogspot.com/2011/10/voglio-veder-fallito-google.html
Voglio veder fallito Google. Sarebbe stato carino postare un bello scritto poetico ma questa mattina la sveglia ha suonato e nell’arco di 30 minuti mi sono presa tre incazzature di seguito, quindi il blog si becca un post sfogo. Qualcuno è così gentile da spiegarmi che senso ha mantenere un’amicizia su internet quando è nata nel quotidiano? O che hai avuto problemi gengivali (c’era anche questo)? Nessuno si è accorto che la casalinga non esiste più e che non tutti si possono permettere la colf? E nessuno...
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Non chiamatelo amore
http://specchioalice.blogspot.com/2011/10/non-chiamatelo-amore.html
Io amo. In qualsiasi giorno amo. Qualsiasi volto amo. Qualsiasi nome amo. Io amo. La maggior parte dei giorni mi incavolo, magari anche solo con il traffico, gli altri rilasso i muscoli in attesa di incavolarmi. La maggior parte dei volti sono brutti, magari anche solo dentro ma brutti. La maggior parte dei nomi sono ereditati, magari anche dai nonni ma non individuali. No, io non amo. Uno sguardo ed è amore, un invito ed è amore, del sesso? Vuoi scoprire se è amore? Chissà com’è confondere la soli...
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Ninna nanna
http://specchioalice.blogspot.com/2010/02/ninna-nanna.html
Ssssh dormi, dormi. senza sogni. Dormi cullato tra le onde del mare d'argento che con la notte si innalza sulle maree della mente e del cuore. dormi tra due guanciali di piume, leggere come il vento, che portino lontano i pensieri che dolgono, che soffino delicate come silfidi. dormi sotto un cielo colorato, su di una nave d'oro puro costruita dalle mani esperte di maestra falegnami. Dormi, adesso. Dormi a lungo. Dormi per non ascoltare il cuore, dormi per non sentire la mente e i suoi perchè. Se serve, ...
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Sgualcito
http://specchioalice.blogspot.com/2011/09/sgualcito.html
Seduta sul mio letto coperto da garza guardo l'orizzonte. Il vento mi sfiora l'anima con profumi lontani ma famigliari in questa notte senza Luna. C'è l'odore di un abito sgualcito nell'aria, attraversa la stanza come un fantasma, non si accomoda, va di fretta. In molti dicono di conoscere il dolore. In pochi conoscono il dolore. Lo so, il mondo intero soffre. Ma non abbastanza da cogliere, mentre il dolore cambia i tuoi valori, cambia le priorità e le rende animali, selvatiche, violente. Sangue caldo, d...
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Guai e confini
http://specchioalice.blogspot.com/2011/10/guai-e-confini.html
Lo constato, non lo critico. Lo accetto constatandone la rarità. 8220; La maggior parte delle persone è convinta che essere tolleranti in una coppia significa sopportare i difetti dell’altro. Magari fosse così facile! Significa venire in contro alle necessità dell’altro senza fargli pesare le proprie nevrosi fin dove è possibile! 8221; brontoli masticando la sigaretta, simbolo di quell’alzata di mano repressa “ Uno dei pregi che hai è l’essere diretta, schietta e ora che fai? Ok, il problema è tuo. Mi gi...
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: Come mi trovo
http://specchioalice.blogspot.com/2011/09/contatti.html
Oddio, io sono davvero così distratta! Se e quando mi aggiorno mi trovo qui:. Ma non è detto che mi ricordi di aggiornarmi. Di sicuro mi trovo nella bustina bianca e rossa. Non perchè mi ricordi, ma perchè se lo ricorda Firebunny. E siccome lui è un tipo ordinato si aggiorna, non come me. Iscriviti a: Commenti sul post (Atom). Maggie Taylor No, Maggie è lautrice dellimmagine (che il mondo è pieno di gente furba). Io sono Alice, va da sé. mica u. Lettere alla Lepre Marzolina. That is the Question! 160; Er...
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Attraverso lo specchio...e quel che Alice vi trovò: I figli non sono mai esistiti
http://specchioalice.blogspot.com/2011/11/i-figli-non-sono-mai-esistiti.html
I figli non sono mai esistiti. Giuseppe D'Angelico impressionista, noto come Pino Daeni. Fu un’artista con quel talento tipico dei poeti geniali di riassumere in un termine il macrocosmo umano, leggendo alcuni suoi pezzi non posso fare a meno di ricordare che presso gli antichi i poeti erano sacri portatori delle parole divine, e in effetti in un termine sono capaci, alcuni, di concentrare il tutto. I vostri figli non sono i vostri figli. Sono i figli e le figlie della vita stessa. Credo fermamente in tu...