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Immiruti: 'A Lagnusia
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Domenica 3 luglio 2011. 8220;Cadi ficu e mmucca m’ha pigliari.”. 8220;Santa lagnusia nun m’abbannunari! 8220;‘U lagnusu havi tridici grazi o jornu,”. Di tutti l’antri ci nni ‘mporta un cornu. Un lagnusuni stava stinnicchiatu,. Stancu, picchì s’avia addrivigliatu. Un pusticeddru avissi vulutu truvari:. 8216;na cosa leggia dunni ‘un c’era di sudari. Un jornu ‘u ji a truvari un so cumpari,. Ca a Milanu avia jutu a travagliari. 171;Ddrà, dissi, semu tutti quanti furtunati,.
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Immiruti: Un professore in doppio petto
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Sabato 28 aprile 2012. Un professore in doppio petto. Un professore in doppio petto. Quell’omino era ormai inaffidabile,. Lo si doveva cambiare con uno rispettabile. Gli fecero, allora, un vero sgambetto,. E lo cambiarono con uno in doppio petto. 8220; In pectore” già era stato designato,. E ancor prima, senatore nominato. Capo del governo venne fatto e detto. Eccoci il professore in doppio petto. Il paese è stato chiamato a salvare,. E lui mostra sicurezza sul da fare:.
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Immiruti: luglio 2011
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Domenica 3 luglio 2011. 8220;Cadi ficu e mmucca m’ha pigliari.”. 8220;Santa lagnusia nun m’abbannunari! 8220;‘U lagnusu havi tridici grazi o jornu,”. Di tutti l’antri ci nni ‘mporta un cornu. Un lagnusuni stava stinnicchiatu,. Stancu, picchì s’avia addrivigliatu. Un pusticeddru avissi vulutu truvari:. 8216;na cosa leggia dunni ‘un c’era di sudari. Un jornu ‘u ji a truvari un so cumpari,. Ca a Milanu avia jutu a travagliari. 171;Ddrà, dissi, semu tutti quanti furtunati,.
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Immiruti: Polpi e polipi
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Sabato 5 marzo 2011. Pancia e testa sono un tutt’uno,. Come lui non c’è nessuno:. Otto piedi tutti d’un colpo,. È un mollusco di nome polpo. Ma se il polpo è tutto polpa. Poverino, non ha certo colpa;. Non ha lisca né una conchiglia,. Non è sua figlia. Di norma, bollito va preparato. Quando un polpo mangiare voglio,. Io scelgo sempre quello di scoglio. Di doppia ventosa esso è dotato,. A tavola viene molto apprezzato. Poi, in mezzo a tanti polpi piccini,. Non va confusa,.
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Immiruti: Italia
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Domenica 13 marzo 2011. A Quarto la luna faceva capolino. A due navi della società Rubattino. Vennero mille uomini di nascosto,. Decisi a unificar l’Italia ad ogni costo. Salparono di notte il cinque maggio,. Con tutto l’entusiasmo ed il coraggio. Poi, l’undici a Marsala sbarcarono. A migliaia i picciotti vi si unirono. Calatafimi, Palermo e poi Milazzo,. Infine, entrati a Napoli nel palazzo. Vinta a Volturno l’ultima resistenza,. Ecco i due uomini di fronte, a Teano:.
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Pandora: Teseo
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La mitologia si fa poesia. Poesie mitologiche di Pino Bullara). Domenica 24 ottobre 2010. 171;Sette fanciulle dovevamo a quel mostro,. E sette fanciulli, ancora, il tributo nostro. Questo ad Atene aveva imposto Minosse,. Io mi adoperai perché tutto ciò non fosse. Salpai col mio equipaggio alla volta di Creta,. Dentro di me la speranza e una fede concreta. La vela nera sulla nave era stata montata,. Se avessi vinto, quella bianca avrei issata. Uscir dal labirinto era una vera scommessa. Iscriviti a: Comme...
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Immiruti: marzo 2011
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Lunedì 14 marzo 2011. Conosco un re passato alla storia. Con tanto d'onore, di fama e di gloria;. Veniva chiamato "il re galantuomo":. Non era galante, ma un misero uomo. Apparteneva a quel ramo cadetto. Che tolse il regno all'erede diretto:. Al primo in successione della lista,. Con una legge del tutto maschilista. Si vocifera, pure, un'identità fasulla:. Una sostituzione fatta nella culla. Col vero erede, in un rogo perito,. Così come il padre avrebbe impartito. In ver...
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Immiruti: I re d'Italia
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Lunedì 14 marzo 2011. Conosco un re passato alla storia. Con tanto d'onore, di fama e di gloria;. Veniva chiamato "il re galantuomo":. Non era galante, ma un misero uomo. Apparteneva a quel ramo cadetto. Che tolse il regno all'erede diretto:. Al primo in successione della lista,. Con una legge del tutto maschilista. Si vocifera, pure, un'identità fasulla:. Una sostituzione fatta nella culla. Col vero erede, in un rogo perito,. Così come il padre avrebbe impartito. In ver...
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Immiruti: Parole in "cia"e "gia"
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Sabato 12 febbraio 2011. Parole in "cia"e "gia". Ognuna, poi, ha la. Nel plurale di parole in " cia. I" appare e scompare per magia. Fa un altro ragionamento:. C'è una vocale,. Anche il plurale;. Invece, si troverà una consonate,. Farà il plurale;. Perché c'è la vocale. Sono le provi n. Lombarde, però, sono strane. Parole in "scia",. Ricorda: con vocale, "i" all'istante. I", se prima c'è la consonante. Iscriviti a: Commenti sul post (Atom). Parole in ciae gia.
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Immiruti: ottobre 2010
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Poesie siciliane di Pino Bullara. Sabato 16 ottobre 2010. Quannu nascisti tu, figlia amurusa,. Nascì 'na rosa beddra e shiavurusa,. Na rosa russa ca tra spini e arsura,. Criscisti forti, beddra e cchiù sicura . A quinnici anni: schetta e maritata. A quinnici anni: carusa vastuniata. Dulura e sucuzzuna nni patisti! Quantu vuccuna amari ti pigliasti? Lassasti chista terra sfurtunata,. Purtannu ni lu cori 'a to Licata. Li dulura di 'sta terra cantasti,. Di carusi na pirrera ni cuntasti. U cchiù ‘ranni...