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È una saliva cheta questa baia | Francesco Nigri
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È una saliva cheta questa baia. Pubblicato da Francesco Nigri. È una saliva cheta. Questa baia che pastella il profondo. E i costoni avverdano il sale. E le carene cantano. E il tornarsi sempre. La creò la lingua che ti cercò. Versata di terra al cielo. E che attraccò l’isola a questa terra. Dove le favole affacciano agli azzurri. E si fanno toccare. Di scogli neri caldi. E sabbie spesse che manciano. Le orme scalinano a mare. Le voglie dei passi alla rena. Di dentro e fuori. Come i venti alla pelle.
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I tuoi seni | Francesco Nigri
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Pubblicato da Francesco Nigri. Era inverno freddo e. E le mani dei bimbi non. Sorridevano i suoi lanci. I rami piangevano le. Tra i viali ai cortili. I bordi ai pieni dei lungofiume. E il ducale acceso ai. Soli dei lampioni ai rimpianti. Come i colombi bianchi. Che più non si sanno colombi. E sognano il mare. O lo rivedono bambino. D’un gabbiano esportato. I tuoi seni erano. Dalle estati frustate dalle. Scie dei treni alla panchina. E dalle loro solitudini. E i rami vivevano. Tra i cortili pei viali.
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Books & eBooks | Francesco Nigri
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RUGIADE, Lì dove il cuore si apre. DEWS, Where the heart opens. FUI COLOMBO, Lì dove il cuore ama. OLTRE L’INVERNO, Lì dove il cuore spera. SHEMEN, Unta d’amore per me. SHEMEN, Il tesoro delle Janas. Il Guerriero dell’Amore. A wall for loving. Tra cielo e mare. Tra le rughe del cuore. Francesco Nigri su Facebook. Francesco Nigri su ilmiolibro.it. Francesco Nigri su lulu.com. Francesco Nigri su smashwords.com. Francesco Nigri su YouTube. La poesia spazio di vita* Francesco Nigri. SOGNO AD OCCHI APERTI.
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Ode all’arepa | Francesco Nigri
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Pubblicato da Francesco Nigri. Il buio spadella i sogni. E li unge ai desideri. La notte appresta il giorno. E si fiammella il gusto. Tepora al letto ancora. Quel sospeso alla saliva. Che fa cantare il sonno. Della fame della vita. S’aroma già il profumo. E tutto si fa festa. Come il pasto della luce. Tra le mani impasti il chicco. Quasi terra al suo mare. Ma l’acqua al tuo soluto. È il sorso al parto del sole. Luce matura che frutta. Polpa che si farina. Il tuo nome è donna. Che si ama a morso chiuso.
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Social Networks | Francesco Nigri
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About | Francesco Nigri
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Francesco Nigri inizia a comporre poesie all’età di tredici anni. A vent’anni pubblica il suo primo libro di poesia, “Primi vagiti” – Editrice Albatros. Torna a scrivere nel 2009. Apre un blog pubblico su Facebook e. Pubblica con Lulu.com “RUGIADE Lì dove il cuore si apre”, raccolta di poesie da lui scritte tra settembre 2008 e maggio 2009. Nel luglio 2010 gli viene conferito il Primo Premio per la Poesia Inedita del Concorso Letterario Internazionale Città di Martinsicuro (TE). 17 marzo 2013 alle 19:27.
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Campana il mattutino | Francesco Nigri
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Pubblicato da Francesco Nigri. Lode di notte vinta. E cinguettano alle fronde. I venti leggeri e freschi. Dei primi tepori in gemme. È quasi il rifiorire. E i rami agli alberi. Quelli potati al nuovo. Di sogni ad ali vere. Gioca di festa l’oggi. Silente d’un sorriso. E i chiaroscuri trillano. Le note ai becchi in labbra. Gli occhi si persianano. Mi raggi dello sguardo. E la luce canta. Le lenzuola piene e fiere. Della vita che s’invela e. Moti rotondo il senso. Ed ogni molecola è più tatto. Segui assieme...
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A me solo pervia | Francesco Nigri
https://francesconigri.wordpress.com/2015/02/22/a-me-solo-pervia
A me solo pervia. Pubblicato da Francesco Nigri. A me solo pervia. Ti loggi e ti sporti di popolartimi. Come portici di primo. Meriggio o d’alba tiepida. Urbanizzi il passo sospirato. Arcata come l’onde sognate che. Baciano i respiri ai sogni. E viano i pensieri. Ed empi l’umido delle pietre. Dei corsi ai fiumi. E i fusti dei legni. E mi sei mare. Come il latte salmastro che. Di me a nutrirti. Francesconigri 22.02.2015. 2 thoughts on “ A me solo pervia. 22 febbraio 2015 alle 14:18. E mi pervi a te Hebe 💗.
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Sei così bella piena di me | Francesco Nigri
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Sei così bella piena di me. Pubblicato da Francesco Nigri. Sei così bella piena di me. Che il velluto d’ogni rosa. Si seta dei tempi e li scivola. Come il brivido del sole. Alla brina che rugiada. La tua pelle è carne schiusa. Come il fremito dell’acqua. Come un sospiro di sguardo. Come i gradini dei passi. D’un occhio al fermo. E un sorriso al moto. Slancio d’un treno. A circuito chiuso e illimitato. È l’orizzonte che. E li pone fluiti. Dei tuoi torrenti pieni. A questa valle che. Come le mille sfumature.
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I cinguettii zinzilulano | Francesco Nigri
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Pubblicato da Francesco Nigri. C’è finalmente un tempo. E che hai sempre voluto. In cui i ciuffi verdi. Dei mattoni ai palazzi. Ti festano al ricordo. È un volo d’andare. Un tornio di ritorno. Una graffa aperta e chiusa. All’equazione della vita. Risolta nel canto sensato. E tutto si spiega. Anche il tuffo al cuore. Dell’aguzzare in picchiata. O del sospirare planato. E tutto è antico e nuovo. E sa di primizia che primizia. Che si riprende il perenne. E agli interspizi tu. Con la tua ora blu alla pelle.