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parlo da sola: ottobre 2009

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Giovedì 29 ottobre 2009. Sedici anni e er caffettiere filosofo. C'uno prima, uno doppo. E un antro appresso,. Ferro che li sfraggne. Tutti in tonno in tonno;. La gola de la morte.". Caffettiere filosofo di giuseppe. Quando ho letto per la prima volta questa poesia di belli, avevo sedici anni. Con un sottile filo di follia cucii insieme il mio cuore, la mia anima e la mia mente. legai l'uno alle altre, dolcemente, ma saldamente, poichè. A sedici mi innamorai, inspiegabilmente. E gli occhi fissi su quell'i...

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parlo da sola: febbraio 2010

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Martedì 23 febbraio 2010. Febbraio è quasi agli sgoccioli, eppure il calendario della mia stanza è ancora fermo a gennaio, come questo blog del resto. queste tre settimane sono state intense. troppe cose da fare e troppo poco tempo da dedicare a me stessa. Di queste tre settimane di febbraio ricorderò per sempre una cosa: la voglia matta di mandare tutto a quel paese, fare la valigia e partire senza una meta precisa. So che non avrei mai il coraggio di fare una cosa simile, ma nella vita mai dire mai, no?

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parlo da sola: novembre 2009

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Lunedì 30 novembre 2009. Ah, quanto tempo. Ah, che naiade. Con i suoi scandalosi. Che mostra in tutti. Gli alberi del mondo,. Ode all'autunno di pablo neruda. Generato dall'arzigogolata mente di. Link a questo post. Lunedì 16 novembre 2009. L'italia che mi piace. Anche se in queste parole, scritte da goethe nel 1831, rivedo la mia italia:. L'italia è ancora come la lasciai, ancora polvere sulle strade,. Ancora truffe al forestiero, si presenti. Onestà tedesca ovunque cercherai invano,. Bello è il paese!

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parlo da sola: baciami ancora

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Martedì 12 gennaio 2010. Il 29 gennaio so già cosa farò! Baciami ancora, jovanotti. One, due, tre, four. Un bellissimo spreco di tempo. L’invenzione di un sogno. Una vita in un giorno. Una tenda al di là della duna. Un pianeta in un sasso, l’infinito in un passo. Il riflesso di un sole sull’onda di un fiume. Son tornate le lucciole a Roma. Nei parchi del centro l’estate profuma. Una mamma, un amante, una figlia. Un impegno, una volta una nuvola scura. Un magnete sul frigo, un quaderno di appunti. A guard...

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parlo da sola: gennaio 2010

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Domenica 31 gennaio 2010. Risale a qualche giorno fa la notizia che vede protagonista un bambino inglese di soli 7 anni in un'impresa che solo a pensarla sembrava impossibile. Faro' il maggior numero di giri in bicicletta intorno al parco (spero di riuscire a farne almeno 10! Per favore sponsorizzatemi e tutto il vostro denaro andra' all'Unicef". Bravo charlie, li hai battuti tutti, anzi ci hai battuti tutti! E abbiamo molto da imparare da te! Generato dall'arzigogolata mente di. Link a questo post.

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parlo da sola: a febbraio

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Martedì 23 febbraio 2010. Febbraio è quasi agli sgoccioli, eppure il calendario della mia stanza è ancora fermo a gennaio, come questo blog del resto. queste tre settimane sono state intense. troppe cose da fare e troppo poco tempo da dedicare a me stessa. Di queste tre settimane di febbraio ricorderò per sempre una cosa: la voglia matta di mandare tutto a quel paese, fare la valigia e partire senza una meta precisa. So che non avrei mai il coraggio di fare una cosa simile, ma nella vita mai dire mai, no?

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parlo da sola: aprile 2010

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Lunedì 5 aprile 2010. Che ci importa del mondo. Verremo perdonati te lo dico io. Da un bacio sulla bocca un giorno o l'altro. Ti sembra tutto visto tutto già fatto. Tutto quell'avvenire già avvenuto. Scritto, corretto e interpretato. Da altri meglio che da te. Non ho mica vent'anni. Ne ho molti di meno. E questo vuol dire. Volami addosso se questo è un valzer. Volami addosso qualunque cosa sia. Abbraccia la mia giacca sotto il glicine. Inciampa piuttosto che tacere. E domanda piuttosto che aspettare.

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parlo da sola: dicembre 2009

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Giovedì 31 dicembre 2009. Dopo la parola fine c'è sempre un punto. E dopo il punto, generalmente, si lascia un po' di spazio, un po' di respiro. Poi si va a capo e si ricomincia. Dopo una fine c'è quasi sempre un inizio. Un nuovo inizio, carico di ottimismo, di buoni auspici, di riti più o meno comprovati e più o meno efficaci, di aspettative, o meglio di illusioni, spesso troppe. Quest'anno, invece, nulla di tutto ciò. Niente liste colme di cose, fatti e persone da bruciare allo scoccare della mezzanotte.