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TERRECOTTE E CERAMICHE: Lo spettacolo dell'Etna innevata ed in eruzione
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Martedì 10 febbraio 2015. Lo spettacolo dell'Etna innevata ed in eruzione. Splendida di giorno. Suggestiva di sera. Pubblicato da Terrecotte E Ceramiche di Francesca Barbagallo. Iscriviti a: Commenti sul post (Atom). Benarrivati a tutti voi! Ricordate che un sorriso fa sempre bene, sia a chi lo fà che a chi lo riceve . non siatene mai avari! Benvenuto nel mondo della creatività, dove un'idea fantasiosa diventa realtà . . Benvenuto nel mio mondo, fatto di colori, sfumature e tanta voglia di sperimentare!
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TERRECOTTE E CERAMICHE: Natale
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Terrecotte E Ceramiche di Francesca Barbagallo. 15 dicembre 2015 20:59. Le calde atmosfere del Natale . Iscriviti a: Post (Atom). Benarrivati a tutti voi! Ricordate che un sorriso fa sempre bene, sia a chi lo fà che a chi lo riceve . non siatene mai avari! Benvenuto nel mondo della creatività, dove un'idea fantasiosa diventa realtà . . Benvenuto nel mio mondo, fatto di colori, sfumature e tanta voglia di sperimentare! Il tempo è prezioso.non sprecarlo! Mi trovi anche su Facebook. Crea il tuo badge.
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TERRECOTTE E CERAMICHE: "Mettiamo su casa!"
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Martedì 28 maggio 2013. Piccole idee da personalizzare. Pubblicato da Terrecotte E Ceramiche di Francesca Barbagallo. Iscriviti a: Commenti sul post (Atom). Benarrivati a tutti voi! Ricordate che un sorriso fa sempre bene, sia a chi lo fà che a chi lo riceve . non siatene mai avari! Benvenuto nel mondo della creatività, dove un'idea fantasiosa diventa realtà . . Benvenuto nel mio mondo, fatto di colori, sfumature e tanta voglia di sperimentare! Il tempo è prezioso.non sprecarlo! Mi trovi anche su Facebook.
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Cronache del dopobomba: Villa Nunzia
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Venerdì 9 dicembre 2011. Con quel albero di stelle di natale. E il giardino che guardava la collina. Lo sguardo appeso alle vecchie finestre. Di legno e vernice scrostata. Così è la mia vita. Con il cespuglio di rose selvagge. Apro le porte ai ricordi. Tra l'erbaccia ormai alta. I mucchi di vecchie cose. Solo un pozzo, la piccola aia e le galline. E i gatti a rubar la pasta nei piatti. E la guerra dei bimbi, gli agguati felici. Stanze vuote come i luoghi dell'anima. Il vecchio tavolo di legno. Di nebbia ...
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Cronache del dopobomba: marzo 2012
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Venerdì 9 marzo 2012. Il seguente brano è tratto da. Do Androids Drean of Electric Sheep? Di Philip K. Dick. Iscriviti a: Post (Atom). V illa Nunzia. Con quel albero di stelle di natale e il giardino che guardava la collina. Lo sguardo appeso alle vecchie finestre di l. La montagna del cuore (a Rainer Maria Rilke). 160; Abbandonato sulle montagne del cuore Chino sullanimo di sassi taglienti piagata la strada io e il vento compagni in silenzio. Colo. Così cade (leggendo Ventisqueras). Un battito di cig...
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Cronache del dopobomba: Così cade (leggendo Ventisqueras)
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Martedì 3 gennaio 2012. Così cade (leggendo Ventisqueras). La foglia di vetro d'autunno. In mille cristalli di lacrime e rugiada. E fili di sole dorati. 24 febbraio 2012 00:44. Come lacrima resta sospesa. È di cristallo, riluce. Di tutti i colori dellarcobale. Ma non si cancella. Iscriviti a: Commenti sul post (Atom). V illa Nunzia. Con quel albero di stelle di natale e il giardino che guardava la collina. Lo sguardo appeso alle vecchie finestre di l. La montagna del cuore (a Rainer Maria Rilke). Riusc...
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Cronache del dopobomba: Così, come una vita che s'avvolge pallida
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Martedì 3 gennaio 2012. Così, come una vita che s'avvolge pallida. Come lama posata all’orizzonte). Sbarra la notte ai sogni. Disegnata come un’edera di nebbia. Abbarbicata ai raggi di Luna). Di verso in verso. D’una persa poesia…. Edera di note lievileggere. Si arrampica a quel muro della notte. Che si fa carne in musica. Così come una vita s'avvolge pallida. Ai racemi eterni della Poesia: sembra malinconia. Ma è Musa di bellezza sconvolgente, eterna. Che a nulla s'inchina. Lampada a una mensa di luce.
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Cronache del dopobomba: La montagna del cuore (a Rainer Maria Rilke)
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Martedì 6 dicembre 2011. La montagna del cuore (a Rainer Maria Rilke). Abbandonato sulle montagne del cuore. Di sassi taglienti piagata la strada. Io e il vento compagni in silenzio. Colore che cola svela il grigio. Di scorza ormai dura. Del mio libro in pagine di pietra. Io vago riflesso di vita. Lucertola nascosta nel dorso della terra. Guardo il crollo indifferente. Sulla montagna del cuore. Non piovono che lacrime di orgoglio. Avide le mani di carezze. Con le braccia cingo la notte. Di nebbia e grano...
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Cronache del dopobomba: dicembre 2011
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Martedì 27 dicembre 2011. Tra due mani il cielo. Sul dorso chinato del colle. Le scaglie di malinconia. In un cesto ormai colmo. Più s’offusca lo sguardo. Eppure lì sulla morbida lana. Adagiata sul tappeto rosso. Fa le fusa la tua vita sfinita. Ignorando il fragore del vento. Tra due mani il cielo. Ho lasciato in un angolo. Quella donna chiamata nostalgia. Col viso riparato dalle mani. A difendersi dai fiori spinosi. Lanciati con crudele perfidia. A lei ho dato in pasto i miei sogni. Di Philip K. Dick.
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Cronache del dopobomba: novembre 2011
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Mercoledì 30 novembre 2011. Si sentì come annullato, stranamente simile al televisore spento, che aveva appena staccato. Bisogna stare assieme ad altra gente, pensò. Per poter vivere realmente. Tratto da: Do Androids Dream of Electric Sheep? Di Philip K. Dick. La sete. La fame. Le mie mani sono i mie occhi. Mi faccio strada. Inciampo. La porta! Ecco sono entrato. La cassetta dello scarico. tolgo il coperchio. è piena! Il brano che segue è tratto da:. Di Philip K. Dick. Traduzione di Ginetta Pignolo.
