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Black Ops: novembre 2014
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Venerdì 7 novembre 2014. Horyzon, Capital City. Saint Peter Street numero 49. Owen, sto male. Owen, ho paura. Sul vialetto della villetta frena con tanta foga da alzare polvere e ghiaia, catapultandosi giù dalla macchina senza nemmeno chiudere lo sportello. Affronta persino la porta di ingresso con impazienza, graffiando la toppa con la chiave fino a che non riesce ad aprire la serratura. Ti ha detto cos’ha? Si ma io ho portato…. Esci da qui, ti prego. Esci. Non devi vedere. Ormai ho già visto. Porta al ...
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Black Ops: Hate that I love you
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Domenica 28 settembre 2014. Hate that I love you. Horyzon, pressi Capital City. Casa indipendente, Saint Peter Street, numero 49. Certo che sei proprio un idiota…. Ti va di andare ad una festa, stasera? Cosa, che. Dunham, sono le 3 del mattino. Secondo te me ne frega qualcosa? Alza la voce più del necessario, senza accorgersene. Perché non te ne vai a fan…. Ti prego, Regy. – il tono cambia, si fa basso e roco. Jeeez, Dunham. Cosa cazz… va bene, ok. Solito posto? Senti, porta da bere, al resto ci penso io.
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Black Ops: Burlesque
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Martedì 14 ottobre 2014. Spazio, Carnival Mistress. Dal riflesso sbircia l’ampia vasca ad angolo, poi la doccia dalla parte opposta. Opta per quella, aprendo l’acqua e restando sotto al getto almeno dieci minuti abbondanti, sufficienti sia a scaldarsi che a cuocersi la pelle. Ahm, no. che c’è? Ci sei venuto alla festa, si? Non ti ho mica visto. Si si, ci sono venuto. 8230; e…? E cosa, Dunham? E tu sembravi comunque un pirla tutto vestito di rosso ma va beh. te lo avevo già detto. No, ho detto che ci credo.
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Diario di una randagia: ottobre 2014
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Diario di una randagia. Lunedì 20 ottobre 2014. Raccatta due cose. Quelle più facili da trasportare poi il c.pad suona di nuovo. Seven Hills. Ti aspettiamo la. Sa esattamente chi è senza bisogno di rispondere. Macina pensieri uno dietro l'altro mentre lascia l'appartamento e sparisce. Così com'è arrivata. Non un suono. Non un lamento. Niente di niente. Raggiunge un pianeta freddo con il solo fottuto desiderio di stringere tra le braccia le persone che ama. Lo bacia in silenzio. Un bacio che sa di bir...
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giugno 2014 | A prowler's memories
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Diario di un assassino. Domenica 22 giugno 2014. Bene e ora passiamo alle notizie, dal bollettino pervenutoci dall’Alleanza sembra che gli investigatori della Quinta Flotta siano ogni giorno più vicini alla soluzione del caso delle morti all’Università di scienze umanistiche della nostra Capitale. . Mentre leggo quelle parole, il sorriso che si apre sulle mie labbra è visibile anche dal tecnico audio che mi osserva al di là del vetro antiurto che ci separa, è un sorriso che in pochi saprebbero spiegarsi.
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Diario di una randagia: The Mummy
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Diario di una randagia. Giovedì 16 ottobre 2014. Qualcuno le ha sfondato la faccia con un calcio. Le ha fatto saltare la mascella. L'ha costretta in un limbo da cui non riesce ad uscire. Da cui non può uscire. Se n'è andata per questo. Si è fatta portare via dall'unica persona che - per ora - riesce a metterle le mani addosso. Perchè Nicole Corradine Moore non si farebbe toccare da nessun altro se non da suo padre. Perchè non c'è nessun posto che lei riesce a chiamare davvero casa. Che è combattuto e cos...
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Diario di una randagia: settembre 2014
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Diario di una randagia. Sabato 27 settembre 2014. L'abbraccia piano ma c'è - nell'aria - il sentore di una presenza ingombrante. La amano entrambi ed entrambi - probabilmente - si sentono in colpa per aver cercato un movimento di evasione, che non arriva mai e che dura sempre troppo poco. Che cerca un posto dove morire in solitudine. L'angoscia di doverlo dividere. Di saperlo tra le braccia di qualcun altro -. Per una causa più grande, anche se fa male ad entrambi e distrugge qualcosa. Come si accettano ...
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Black Ops: settembre 2014
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Domenica 28 settembre 2014. Hate that I love you. Horyzon, pressi Capital City. Casa indipendente, Saint Peter Street, numero 49. Certo che sei proprio un idiota…. Ti va di andare ad una festa, stasera? Cosa, che. Dunham, sono le 3 del mattino. Secondo te me ne frega qualcosa? Alza la voce più del necessario, senza accorgersene. Perché non te ne vai a fan…. Ti prego, Regy. – il tono cambia, si fa basso e roco. Jeeez, Dunham. Cosa cazz… va bene, ok. Solito posto? Senti, porta da bere, al resto ci penso io.